LibriAnimati incontra #1 – Simone Frasca e Sara Marconi

 In Racconti di MontagnAnimata

Simone, tu sei autore e illustratore di libri per bambini; Sara è scrittrice e traduttrice di libri per ragazzi. Com’è nata la vostra collaborazione?

È nata da un incontro di lavoro: sia io che Sara abbiamo pubblicato due libri nella prima collana per bambini  Feltrinelli, che si chiamava Babù. Ci fu una presentazione nel 2000 a Bologna e poi un pranzo, in cui c’era anche messieur Pennac (*) che aveva pubblicato un suo libro nella stessa collana. Io e Sara ci trovammo seduti uno accanto all’altra, cominciammo a chiacchierare e da lì è nata la nostra amicizia. Poi dall’amicizia è nata anche l’idea di fare libri insieme. Il primo libro fatto insieme, come scrittori, è stato I mitici sei, edito da Giunti. Poi abbiamo scritto Agenzia enigmi, edito da Raffaello Ragazzi. Poi io ho illustrato tanti libri per Sara, abbiamo fatto anche tanti incontri insieme, con i bambini. Diciamo che tutto nasce da una reciproca stima, da una grande amicizia e da tanti interessi in comune, dai fumetti, ai libri, ai film – a parte i film splatter che piacciono più a me – e quindi è più facile, quando scriviamo, trovare dei punti da sviluppare insieme.

(*) Per chi ha voglia di scoprire Pennac: “Ernest e Celestine” vi porterà in un mondo abitato da orsi e da topi. Tra mille avventure, inseguimenti e pericoli da scansare questi due bizzarri personaggi sapranno diventare amici.

Simone, quest’anno hai pubblicato tre libri: Bruno lo zozzo e l’invasione degli amici invisibili, l’edizione a colori di Bruno lo zozzo, Clara nella nebbia. Chi è Bruno lo zozzo? E Clara da dove arriva?

Bruno lo zozzo, pubblicato da Piemme, è la mia serie del cuore. Bruno lo zozzo e l’invasione degli amici invisibili è, insieme al primo, il libro che amo di più. Questo libro è andato esaurito e per tre anni in libreria non si trovava, finché Piemme non l’ha ristampato per la collana Arcobaleno. Clara nella nebbia invece è una storia un po’ differente: è una delle mie prime storie, edita da EL Einaudi, sparita dalla circolazione per quindici anni. L’edizione era in bianco e nero e i miei disegni non mi piacevano più. Ma la storia era piaciuta molto a Giunti, i diritti erano tornati a me e quindi l’abbiamo proposta in una versione differente per la bellissima collana Colibrini, con la grafica stupenda di Clara Battello.

Io sono Clara, come io sono Bruno. Clara sono io, diciamo, fino a 6 anni. Da bambino ero molto miope ma nessuno se ne rendeva conto. In casa ci vedevano tutti molto bene e quindi quando io mi immergevo nei miei fumetti me li appiccicavo al naso e riuscivo a leggere, il resto invece era tutto molto nebbioso. Oppure quando sbattevo contro qualcosa o stavo per conto mio, pensavano che avessi un carattere introverso, distratto, con questo amore spassionato per le immagini e per i fumetti. Quindi fino a 6 anni ho vissuto nella nebbia, poi a 6 anni ci siamo trasferiti da Firenze a Pistoia e nella nuova scuola una vecchia maestra ha detto: questo bambino non è che ci veda tanto bene.  Mi hanno portato dall’oculista e finalmente ho avuto i miei primi occhiali. A quel punto mi sono reso conto che vivevo in campagna ma sai, se tu non ci vedi bene non è che ti venga voglia di andare a correre, continui a stare in camera tua dove ti senti al sicuro. E a quel punto, con gli occhiali, sono diventato Bruno lo zozzo, cioè un bambino che si arrampica sugli alberi, vive tutto il giorno fuori, si rotola nei prati e fa grandi merende. Per lui la priorità è giocare e la doccia rimane l’ultima cosa. Bruno ha anche paura del buio perché, come spiego ai bambini – lo fa dire anche Conan Doyle a Sherlock Holmes -, senza l’immaginazione la paura non esiste. E più hai immaginazione più hai paura. Ai bambini che alzano la mano, quando chiedo se hanno paura del buio, dico: voi che avete paura del buio e vi immaginate cose, arriverà un giorno che non avrete più paura del buio e con quelle cose potreste farci dei libri come faccio io. Le cose che vi immaginate saranno il vostro bagaglio, quindi tenetevele strette le vostre paure perché dentro ci sono delle cose interessanti. E questa è anche la storia di Bruno.

 

Sara, il tuo ultimo libro – Il viaggio di Madì, pubblicato da Lapis – è una storia di scoperta, attraverso il bosco, il mare, in cui all’improvviso accade qualcosa di strano. Com’è nata l’idea?

Madì nasce da un’idea dell’illustratrice Anna Curti, che ha immaginato questa creaturina del bosco. Io poi ho sviluppato la storia toccando alcuni dei temi che mi sono più cari: il viaggio, l’incontro, il cambiamento.

Io amo le bambine avventurose e le vecchiette pestifere. Le storie che non danno risposte. Le isole. I gatti. Nella maggior parte dei miei libri ci sono tutte queste cose.

Il libro a cui sono più legata è il primo, perché è stato il primo: pubblicato nel 2000 da Feltrinelli, poi ripubblicato da Lapis. Si intitola Olimpia e le principesse, ma non ci sono principesse! Il fatto è che Olimpia ODIA le principesse. Nel libro ci sono però streghe, motocicliste e altre figure divertenti.

Quando io e Simone ci siamo conosciuti, circa vent’anni fa, io scrivevo per ragazzi e lui per i più piccoli. Da allora abbiamo scritto undici libri insieme e lui ne ha illustrati un’altra decina per me. È andata così, i libri che abbiamo scritto insieme sono per bambini un po’ più grandi di quelli per cui scriveva lui e un po’ più piccoli di quelli per cui scrivevo io: ci siamo trovati a metà strada! Ultimamente anch’io ho scritto per i più piccoli, per esempio la storia di Madì.

Cosa portate sul palco di questa prima edizione del Festival LibriAnimati?

Il primo giorno – lunedì 8 agosto, alle 14.30 – portiamo sul palco un libro: creaturine e creaturone è un incontro/laboratorio che attinge da un libro che abbiamo scritto io e Sara, Mostri leggendari e creature mitologiche, legato a I mitici sei. I mitici sei sono dei bambini con dei poteri che arrivano dalla mitologia e alla fine della serie diventano guardiani di creature fantastiche. Quindi al Festival LibriAnimati faremo un incontro in cui andremo a creare creature fantastiche con i bambini.

Il secondo giorno – martedì 9 agosto, alle 10.30 – proponiamo un incontro basato su un altro libro scritto da noi: Agenzia enigmi. Questa serie ruota attorno a un’agenzia che si occupa di investigare sulle cose straordinarie. L’agenzia è diretta da una gatta nera, Nera Cat, che da piccola ha avuto dei problemi per il colore del suo pelo, e dall’amico, Frank, una capra piuttosto tonta e divertente. L’incontro che proponiamo alla MontagnAnimata sarà quindi sulle cose enigmatiche: chiederemo ai bambini se sono stati testimoni di qualche strano evento. Ci saranno enigmi inventati e immaginari a cui daremo risposte buffe, usando dei tarocchi. Sarà divertente!

 

Recent Posts