(durata 2/3 h – difficoltà media – giro ad anello – lunghezza 3,5 km – dislivello 268 m)
Il Geotrail Dos Capèl, ideato negli anni ‘70, è il primo sentiero geo-turistico realizzato in Italia. Con la collaborazione del Museo Geologico delle Dolomiti di Predazzo, il Muse di Trento e Latemar MontagnAnimata, il sentiero è stato completamente rinnovato e inaugurato a luglio 2017. Sul sentiero ci sono 13 postazioni tematiche che raccontano le Dolomiti “dal vero” con illustrazioni dell’artista portoghese Bernardo Carvalho e semplici testi esplicativi per guidarvi nella storia del mondo fino a 250 milioni di anni fa.
Il Geotrail Dos Capèl parte dal Rifugio Passo Feudo. Per arrivare qui, si prendono gli impianti di risalita da Predazzo: la telecabina che porta a Gardonè e la seggiovia fino al Rifugio Passo Feudo.
Il primo tratto è in discesa fino a raggiungere il capitello di pietra (a sinistra) e, poco dopo si vede una barca, a testimoniare che qui, una volta, c’era il mare. È la prima delle 13 postazioni interattive. Proseguiamo sulla ripida salita che ci porta verso la parte sommitale del cucuzzolo: passiamo attraverso pareti rocciose con varie stratificazioni, orizzontali, verticali o ripiegate, che ci fanno capire la forza che ha avuto lo scontro tra le placche tettoniche. Lungo il percorso troveremo altre postazioni che ci spiegheranno diversi fenomeni geologici visibili.
Continuando sul sentiero, nella parte pianeggiante, affianchiamo una parete di roccia con un calco meraviglioso della vertebra di un ittiosauro. Una vera chicca! Proseguendo ancora, raggiungiamo un punto da cui si può godere di un panorama bellissimo sulle Pale di San Martino e il Passo Rolle e sulla Val di Fassa con le sue famosissime cime: la parete sud della Marmolada, il Piz Boè e il Gruppo del Sella.
Poco dopo lasciamo la strada sterrata e ci incamminiamo sul sentiero che sale dolcemente. Arriviamo ad un punto dal quale si scorge la seggiovia Tresca: sotto il cucuzzolo, verso destra, possiamo notare la roccia formata da strisce bianche e strisce nere. Non è opera di un tifoso juventino ma della natura. La lava del vulcano di Predazzo, con le eruzioni avvenute 238 milioni di anni fa, si intrufolò nella roccia calcareo-dolomitica, talvolta arrivando fino in superficie. Quelli che vedete sono i camini di uscita della lava (roccia scura) in mezzo allo strato di calcare dolomitico (roccia bianca).
Avanzando ancora in salita, dopo un paio di tornanti si arriva sulla cima del Dos Capèl. A terra è posizionato un cerchio di metallo sul quale sono evidenziate tutte le montagne e, con una visuale a 360 gradi si può godere di una vista unica. Il sentiero prosegue con un breve tratto pianeggiante, si scende poi a zig-zag verso il Latemar, per ricongiungersi alla strada forestale percorsa in precedenza e cominciare il rientro verso Passo Feudo e la seggiovia.
Tenete presente che l’impianto – ecco prezzi e orari – chiude alle 17.30.
Se percorrete questo sentiero con i bambini e i ragazzi, non dimenticatevi di passare al Punto Info a Gardonè per prendere il giocolibro “Geotrail Dos Capèl, Mondo triassico” (€ 6,00 cad.) e il kit del giovane geologo con zaino, lente d’ingrandimento, guanti, occhiali e sacchettini per i reperti che potrete raccogliere lungo il percorso. Rientrati nel paese di Predazzo consigliamo una visita al Museo Geologico delle Dolomiti che si trova in centro, vicino alla chiesa.
Una porta sulle Dolomiti, Patrimonio Mondiale dell’UNESCO
Nato nel 1899 si colloca a pieno titolo tra i più antichi della Regione. È il risultato del fermento culturale e della forte attenzione riservata a questi territori dal mondo della ricerca geologica internazionale fin dai primi anni dell’Ottocento, quando proprio a Predazzo prendeva forma una nuova teoria sull’origine delle montagne.
Il Museo ambisce a raccontare la storia delle Dolomiti di Fiemme e Fassa e il loro millenario rapporto con il territorio, con un approccio museologico contemporaneo che mette al centro il visitatore. Con il nuovo progetto espositivo i campioni unici e di eccezionale valore della collezione geologica del Museo hanno trovato nuova collocazione. Il patrimonio del Museo è di oltre 12.000 esemplari, tra cui la più ricca collezione di fossili invertebrati delle scogliere medio-triassiche conservata in Italia.
Nel periodo estivo il Museo Geologico delle Dolomiti di Predazzo si anima di laboratori didattici, visite guidate interattive, conferenze, escursioni sul territorio ed eventi speciali.