Avventure nella Foresta dei Draghi ep.5
4 piccoli esploratori ep.5
Eccoci di nuovo qui, nella Foresta dei Draghi, abbiamo lasciato i nostri piccoli esploratori a fare la conoscenza di Tof, il draghetto del Latemar.
“Emma hai detto che lui ci può aiutare a tornare a casa, giusto?” chiede Teo raccogliendo da terra il libro del professore. “Allora chiedigli come possiamo fare!”
Emma si alza sulle punte dei piedi, porta una mano alla bocca e bisbiglia qualcosa a Tof. Il drago, dalla sua altezza, si avvicina alla piccola e, dopo averla ascoltata, le sussurra piano.
“Ha detto che serve la chiave! Una chiave speciale che apre la serratura nella roccia della profezia”.
Eh sì, cari amici. La roccia non è altro che un portale che collega il nostro mondo con quello dei draghi, il passaggio non è stato più utilizzato da anni ormai e solo i dragologi più illustri e intrepidi ne conoscono l’esistenza.
“Certo Emma! Vuoi dirmi che adesso noi troviamo la chiave, la inseriamo in questo disegno nella roccia e apriamo un passaggio segreto sigillato da anni?!”, insiste Teo in tono sarcastico.
“Proprio così”, risponde Emma con una naturalezza disarmante. “Dopotutto stiamo parlando con un drago, tutto è possibile”.
“Aspetta un attimo!”, ecco Sem con un lampo di genio. “Il baule del Professore! Sul fondo ci sono un sacco di cianfrusaglie, insomma, ce lo siamo portati a peso in lungo e in largo per i boschi e le radure di questa foresta. Che la fatica non sia stata inutile, proviamo a cercare”.
I bambini si tuffano a testa in giù nel grande baule e cominciano a tirare fuori tutto il contenuto. Una corda…no, una lanterna…no, una lente di ingrandimento…no, dei libri, altri libri e ancora libri…no, stoffe…no, una boccetta di inchiostro…no, baule svuotato!
“Lo sapevo, non c’è! Sarebbe stato troppo chiedere un colpo di fortuna così!”, si lamenta Teo come al solito. “Dai Teo non fare il pessimista come sempre, vedrai che la troveremo, Tof ha detto che esiste una chiave”.

..ma quanto pesa questo baule!
Sconsolato e stanco, Teo chiude il coperchio del baule con forza. La stanchezza ha preso il sopravvento, si siede sul baule con le mani sul viso. Uno strano tintinnio cattura la sua attenzione, si alza veloce, apre il coperchio e lo richiude, di nuovo quel suono metallico.
“Ehi ma qui c’è qualcosa”. Nella federa del coperchio del baule c’è qualcosa. Teo prova a tastare con le mani i contorni della stoffa.
“Presto Sem, prestami il tuo coltellino!”
“Si però si chiama “Pietro-torna-in-dietro” il mio coltellino, non provare a intascartelo!”
“Si si, non preoccuparti, te lo restituisco subito”.
Tagliata la fodera interna della stoffa, Teo infila la mano e afferra un oggetto freddo e duro. “Ehi aspettate, ecco la chiave!”
Teo e gli altri piccoli esploratori non credono ai loro occhi. È proprio una chiave, una pesante chiave in ferro battuto. Attaccata alla chiave penzola una piccola pergamena arrotolata. Emma la prende e la legge ad alta voce.

la piccola serratura nella roccia…ah se solo avessimo la chiave…
“Questa chiave apre grandi porte, solo per un cuore puro e forte”, firmato N. Drache
Il draghetto Tof guarda i ragazzi e annuisce come per dire che si tratta proprio di QUELLA chiave.
“Va bene ragazzi, a questo punto non ci resta che provare. Inseriamo la chiave e vediamo cosa succede!”, dice Sem fiducioso.
“Aspetta, aspetta e se fosse pericoloso? Dopotutto non sappiamo cosa si possa nascondere dietro l’apertura del passaggio”.
“Non dirmi che hai paura Teo, direi che ormai non abbiamo scelta. Se vogliamo tornare a casa questa è la via, io non vedo altra soluzione. Anche Tof l’ha detto!”, ribatte Sem.
“Ma insomma! Dammi questa chiave, ti faccio vedere io che non serve aver paura!”
Emma sfila veloce la chiave dalle mani di Teo e la infila nella serratura disegnata sulla roccia. La gira con forza e all’improvviso un boato sordo e un vortice di vento gelido avvolge i ragazzi e Tof come in un tornado. Tutti portano le mani o le zampe al viso, si stringono gli uni agli altri per non farsi trasportare dal vento. Poi, poco alla volta, il vento si placa. I bambini si tolgono di dosso la polvere, gli aghi, le foglie e riaprono gli occhi.
La roccia della profezia si è aperta lasciando intravedere un cunicolo buio e stretto. Il passaggio! Esclamano tutti stropicciandosi gli occhi.
CONTINUA 🙂
Qui potete leggere tutta la storia dal principio: PRIMO EPISODIO, SECONDO, TERZO e QUARTO
QUALCHE INFORMAZIONE PRATICA PER VIVERE LA VOSTRA AVVENTURA NELLA FORESTA DEI DRAGHI
La Foresta dei Draghi è a Gardonè, una facile passeggiata da percorrere in famiglia. Raggiungibile con gli impianti di risalita di Predazzo in Val di Fiemme. Dal 24 giugno 2018 gli impianti di Predazzo sono aperti per portarvi in quota: la Foresta dei Draghi vi aspetta per vivere tantissime avventure!

Francesca Delladio